Lando Fiorini

Lando Fiorini nome d'arte di Leopoldo Fiorini (Roma, 27 gennaio 1938) è un attore e cantante italiano, nasce a Roma, da una modesta famiglia romana in Trastevere...

Lando Fiorini




Lando Fiorini

Categoria: Attore

Lando Fiorini nome d'arte di Leopoldo Fiorini (Roma, 27 gennaio 1938) è un attore e cantante italiano, nasce a Roma, da una modesta famiglia romana in Trastevere...

Lando Fiorini nasce a Roma, da una modesta famiglia romana in Trastevere. Ultimo di otto figli, si trova a vivere la difficile situazione economica dell’Italia post-guerra di quegli anni ed i genitori pensano bene di affidare il loro figlio alle amorevoli cure di una semplice famiglia modenese. Così vive per circa due anni a Disvetro di Cavezzo, nella provincia di Modena presso la famiglia Montanari. Gli anni della sua infanzia furono decisamente non facili per lui, segnati inesorabilmente anche dalla prematura scomparsa della madre, che viene a mancare quando Lando ha soli 14 anni.

Tornato a Roma, tenace e volenteroso, dapprima fa disparati lavori, quali il barbiere ed il riparatore di biciclette.

Nel 1959 Leopoldo Fiorini fa il facchino ai Mercati Generali di Roma e qui, tra la gente della sua città, non perde occasione per intonare canzoni melodiose, motivi semplici che alleviano la tristezza del vivere quotidiano. Fu proprio da queste realtà che nasce il suo desiderio di cantare. Tifosissimo della squadra che, ancora oggi, gli regala sensazioni emozionanti, la sua "magica" Roma.

Nel 1961, partecipa al Cantagiro e dopo l'affermazione alla kermesse itinerante, interpreta la commedia musicale firmata Garinei e Giovannini Rugantino interpretando il ruolo del cantastorie e del popolano romano che canta la canzone "Ciumachella de Trastevere". Nel frattempo si susseguono apparizioni alla radio e alla TV. Alla radio, per due anni di fila, è l'animatore di "l'Arciroma" mentre in televisione parte a diversi spettacoli, da "Dizionaretto musicale" a "Il Paroliere questo sconosciuto", a "Ciao Mamma", per approdare all'edizione del 1966 di "Canzonissima". Dopo un'apparizione in TV ad "Adesso musica", con "Chitarra romana", Fiorini interpreta un film a fianco di Franchi e Ingrassia, "Er meno, storia di fifa e di coltello", parodia di "Er più" di e con Adriano Celentano, interpretando il ruolo di un cantastorie, Verdicchio.

Nel 1972 Fiorini, in compagnia di Toni Ucci, Rod Licary e Ombretta De Carlo, parte alla volta di Torino per registrare la sua prima serie televisiva in quattro puntate: "Ciao, torno subito". Partecipa poi ad altre due trasmissioni televisive: Come quando fuori piove interpretando la canzone "Cento campane", sigla del noto sceneggiato televisivo "Il segno del comando" in origine incisa da Nico, e ad "Adesso musica" dove, oltre a cantare "Dammelo un bacetto", racconta degli aneddoti e presenta al pubblico il suo ultimo LP appena uscito "Roma, ieri e oggi” e la partecipazione dopo qualche anno a Canzonissima con la canzone "Cento Campane".

Nel 1974 interpreta in televisione, nello spettacolo "Girovacanze” la canzone "Er monno", canzone che ha portato in finale a Un disco per l'estate. Prendendo parte, inoltre, a "Canzonissima” nel girone folk e con la canzone "Barcarolo romano", seguita da "Pupo biondo" e da "Ponte mollo". Ottiene il maggior numero di voti da parte della giuria nella storia di Canzonissima (300) appunto con "Barcarolo romano". È praticamente scontata la sua vittoria. Poi accade qualcosa e la vittoria gli sfugge. Comunque, come scriveranno anche i giornali, Fiorini è il vincitore morale di Canzonissima. Nel 1975, torna a Un disco per l'estate con So' stato er primo a fatte dì de sì.

Ha cantato anche per la tv. Nel 1976 conduce insieme a Maria Rosaria Omaggio la trasmissione televisiva Er Lando furioso. Inoltre scrive il testo della canzone "Un sogno di marmo" composta da Stelvio Cipriani, tratta dalla miniserie televisiva Il fauno di marmo.

Conosce poi Erminio Macario e viene da lui scritturato come "attor giovane". Fiorini accetta con entusiasmo e parte alla volta di Milano, dove registra due puntate della trasmissione televisiva Macario più. Partecipa quindi allo spettacolo Una valigia tutta blu con Walter Chiari dove ripropone, con grande successo, "Barcarolo romano". Registra poi la sigla musicale dello sceneggiato radiofonico "Paolo Pelliccioni, brigante". Negli anni '80 partecipa a numerose trasmissione radiofoniche della Rai, tra cui "Il guastafeste" e "Musica e parole per un giorno di festa" su testi di Marco Di Tillo.

Partecipa al Festival di Sanremo 1994 come membro della Squadra Italia cantando Una vecchia canzone italiana.






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