Afterhours

Gli Afterhours sono attualmente una delle band più influenti del rock alternativo in Italia e Manuel Agnelli è considerato una delle personalità di punta di questo genere musicale.

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Afterhours

Categoria: Musica

Gli Afterhours sono attualmente una delle band più influenti del rock alternativo in Italia e Manuel Agnelli è considerato una delle personalità di punta di questo genere musicale.
Gli Afterhours nascono ufficialmente nel 1986 da un'idea di Manuel Agnelli. Al suo esordio il gruppo era composto da egli stesso, leader e voce del gruppo, Paolo Cantù alla chitarra, Lorenzo Olgiati al basso, Alessandro Polizzari alla batteria, poi sostituito da Max Donna. Il nome del gruppo voleva essere un omaggio ai Velvet Underground di Lou Reed, è loro infatti l'omonima canzone (After Hours).

L'esordio avviene con il 45 giri My bit boy (del 1987), il quale sarà seguito, un anno più tardi, dall'EP All the Good Children Go to Hell (anche questo, come il precedente lavoro, vedrà la luce per l'etichetta Toast Records): un disco all'insegna di un rock crudo e ombroso ed ancora acerbo, costituito da canzoni scritte in toto da Manuel Agnelli (tranne una cover di Green River dei Creedence Clearwater Revival, che viene presentato a Torino ai primi di luglio con un grande concerto al parco della Pellerina tenuto insieme a due gruppi compagni di etichetta, gli Statuto e i Powerillusi.)


Il 1990 è un anno importante per la band, a cominciare dal cambio di etichetta: gli Afterhours passano dalla Toast Records alla Vox Pop. Nello stesso anno il gruppo partecipa ad una compilation tributo ai Joy Division con la rilettura della canzone Shadowplay, reinterpretata in chiave acustica. Ma soprattutto il 1990 è l'anno del primo album: During Christine's Sleep, caratterizzato da atmosfere introspettive e sofferte, in un gioco di chiaroscuri che comunque non disdegnano determinati passaggi ruvidi.


Dopo il mini LP Cocaine Head del 1992 – primo lavoro con Giorgio Prette alla batteria - gli Afterhours ritornano in studio per registrare l'album Pop Kills Your Soul che vedrà la luce nel 1993. Un lavoro quest'ultimo più maturo dei precedenti, con le sue forti chitarre che a tratti lasciano spazio ad aperture verso il pop e soventi divagazioni acide (merito anche del nuovo chitarrista Xabier Iriondo). Il risultato è buono e le canzoni interessanti non mancano, tanto che alcune saranno riprese e tradotte nel successivo album: si intitolerà Germi e sarà il loro primo disco in italiano.

Nel 1995 gli Afterhours hanno cantano per la prima volta in italiano, proponendo una interpretazione ben riuscita di Mio fratello è figlio unico che viene inclusa nel disco tributo a Rino Gaetano (e successivamente del loro successivo album Germi), alla quale segue La canzone popolare per l'album tributo a Ivano Fossati.





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