Enrico Brignano - Le parole che non vi ho detto - Teatro Romano Ostia

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Nell’illustrare lo spettacolo Enrico dice: “Quante cose nella vita sivorrebbero fare, si vorrebbero dire e per un motivo o per un altrorimangono solo pensieri!

Ho cominciato ad accumulare roba da dire, sin da piccolo, quando la miavoglia di apparire e divertire si scontrava con la fretta dei mieigenitori per farmi diventare grande e trovarmi un posto fisso

“Mamma, mamma, guarda come faccio Zorro che uccide a morte il sergente Garcia”...

“Dopo! Adesso fai i compiti e lascia perde tua zia. Vai in camera tua.“... “Papà papà... ti posso fare Otello?”. “Che mi puoi fa?”. “Otello,il moro di Venezia. Muoia Desdemona con tutti i filistei.”

“Enrico, papà deve guarda’ il telegiornale alla televisione. Intanto questo hotel fattelo da solo in camera tua”

Ecosì Enrico, pieno di sogni e di fantasia trascorre le sue giornatecome un piccolo protagonista, un protagonista da camera, con mille coseda dire, mille sogni traboccanti di fantasia e neanche uno spettatore.Ma il momento della rivincita è finalmente arrivato: oggi, divenuto unartista, “parla” al suo pubblico saggiandolo e saziandolo con la suadeliziosa verve ed ironia.

“C’è una legge fisica”, continua l’attore, “quando uno ha delle cosedentro, le deve fare uscire.. .perché più si aspetta e peggio è: tuttoquello che non si fa si sedimenta, resta dentro di te e diventa

“Il bagaglio delle tue In-esperienze” : una valigia che ti porti dietronel viaggio della vita e che non hai mai aperto”. E così Enrico, chedall’infanzia accumula voglie inespresse e che di cose da dire ne ha un“baule”, oggi si toglie questa soddisfazione con questo spettacolo,pieno di abiti scelti e mai indossati, per condividere con noi 40 annidi vita passata a giocare ed a recitare. Uno spettacolo doc, dove ogniemozione deve essere sorseggiata per essere gustata fino in fondo edogni pensiero è stato distillato con il cuore, con il suo cuore.

“Mi sono messo gli scarpini e sono sceso in campo” continua Enrico, dasempre votato all’umorismo e alla fustigazione dei costumi. E lo fa conquesto show ricco di aneddoti e memorie accompagnate dal pentagrammadel maestro Trovajoli.

Insieme alprotagonista - autore dei testi insieme ai suoi più stretticollaboratori: Mario Scaletta, Augusto Fornari, Massimiliano Orfei,Manuela D’Angelo e Massimiliano Giovannetti - ci sarà ancora SimonaSamarelli.

Nello spettacolo, Enrico ne avrà per tutti, o quasi: la politicainfatti è lontana dal canovaccio dello show. “I politici sono deicomici nati. Fare battute sui leader di partito è come sparare sullaCroce Rossa! Un tg è più divertente di uno show, il mio spettacolo nonreggerebbe il confronto!”

Parlando di questosuccesso dice: “L’affluenza ai miei spettacoli non dimostra che sonoappetibile ma che la gente ha la necessità spasmodica di ridere ed èper questo che il pubblico viene.