Teatro Olimpico




Città: Roma

In un'epoca in cui anche in Italia le forme di spettacolo tendono sempre meno a fissarsi in una rigida clas-sificazione di generi, il Teatro Olimpico è in effetti diventato un contenitore ideale per le proposte più varie e stimolanti, tanto da essere l?unico vero teatro capace di offrire, a Roma, un ventaglio di scelte al tempo stesso ampio e rappresentativo: dalla musica da camera alla presentazione di orchestre in tournée; dalla danza classica alle più significative coreografie contemporanee; dalla canzone d?autore agli spettacoli di prosa; dalle nuove forme di teatro musicale all?operetta.

All?operetta è legata anche la nascita del Teatro, avvenuta alla fine degli anni Trenta, e ad essa deve quindi la sua forma anche l?architettura della sala, piuttosto insolita per un teatro italiano e adatta abbastanza alla multifunzionalità tipica di certe sale newyorchesi, come appunto aveva visto Orson Welles: un?architettura a metà strada fra il teatro di varietà e il cinema, concepito per la musica e la rivista, ma senza disdegnare altri possibili usi e non destinandosi a nessuno in modo esclusivo.

Dopo la guerra, la sala venne utilizzata solo come cinema e conobbe un periodo di degrado che finì all?inizio degli anni Sessanta, quando l?Accademia Filarmonica Romana costretta a lasciare la sede del Teatro Eliseo, incominciò ad ospitarvi la propria stagione di concerti. All?inizio, per la società di concerti, il trasferimento non fu indolore; il Teatro Olimpico non rientrava nei luoghi tradizionali della musica classica a Roma ed inoltre era da tempo uscito anche dalle abitudini del pubblico del teatro.

Le condizioni di manutenzione non erano ideali e la Filarmonica non poteva inoltre disporre a proprio piacimento della sala essendo soltanto affittuaria dell?Ente Cinema-tografico Italiano. Per il rilancio del Teatro Olimpico fu dunque decisiva l?attiva collaborazione di alcuni grandi artisti; la nuova sala della Filarmonica venne tenuta a battesimo da Svjatoslav Richter e Arturo Benedetti Michelangeli, pianisti che richiamarono un grande pubblico e imposero così la presenza di un nuovo spazio musicale a Roma. La Filarmonica avviò poi dei lavori di restauro che resero la sala più accogliente.

La programmazione della Filarmonica si alternava comunque a quella del cinema, e in questa duplice veste il Teatro Olimpico continuò ad essere utilizzato sino alla fine degli anni Settanta quando, dalla possibile chiu-sura, si arrivò al suo definitivo rilancio.

Con il fallimento prima dell?E.C.I.; e poi della società immobiliare proprie-taria dell?edificio, il Teatro Olimpico venne posto in vendita, destinato con ogni probabilità ad essere trasformato in un garage o in un supermercato. Adriana Panni, Presidente dell?Ac-cademia Filarmonica, si fece allora promotrice di una grande sotto-scrizione che unì molti cittadini in una Società per Azioni per l?acquisto del Teatro Olimpico, avvenuto nel 1980.

Da allora il Teatro è la sede stabile dei concerti dell?Accademia, principale azionista dalla Società Teatro Olimpico, ma è anche un teatro a tempo pieno, con varietà e ricchezza di programmazione. Unico criterio discriminante per la selezione delle proposte resta la qualità degli spettacoli, elemento sul quale oggi il Teatro Olimpico ha stabilito un vero e proprio rapporto fiduciario con il pubblico della città. Ma in questi ultimi quindici anni il Teatro Olimpico ha anche cambiato volto: sono stati effettuati moltissimi lavori per rendere più moderno e funzionale il palcoscenico, per adeguare gli impianti alle vigenti norme di sicurezza, per adeguare migliorare l?accoglienza grazie alla sistemazione dell?atrio e alla crea-zione di un bar, quindi per la cura dell?acustica e per la climatizzazione della sala.

Sono stati inoltre efficientemente riorganizzati i servizi di biglietteria con un sistema computerizzato che riduce fastidiose code al botteghino. Infine, è doveroso segnalare come il Teatro Olimpico sia stato il primo, a Roma, a dotarsi di servizi che lo rendono ovunque facilmente accessibile ai portatori di handicap.



Indirizzo:

Piazza Gentile da Fabriano 17

Apri la mappa »



Archivio Storico Eventi